Premessa
In questo post parlerò del film "il fotografo di Mauthausen" di Mar Targarona di cui scriverò una breve sintesi soffermandomi su alcuni punti cruciali.
Trama
Il fotografo di Mauthausen è un film spagnolo basato su una storia vera, raccontata attraverso delle fotografie scattate negli anni della seconda guerra mondiale dentro al campo di Mauthausen.
Considerato impropriamente come semplice campo di lavoro, in realtà fu un campo di annientamento attraverso il lavoro. Il protagonista è Franz un fotografo partigiano comunista di Barcellona che viene preso come assistente dal responsabile del campo Paul Ricken che si diletta scattando macabre fotografie all’interno del campo. Fa mettere in posa i detenuti cercando la posizione migliore, la luce e l’armonia. Franz aiuta Ricken a sviluppare le fotografie. Inizialmente Franz non è al corrente di ciò che realmente succede attorno a lui fino a quando non sviluppa dei negativi trovati per caso. In quel momento inizia a capire come stanno le cose. Il film arriva velocemente alla fine della guerra. Quando i nazisti perdono Stalingrado, viene dato l’ordine di bruciare tutte le foto di Ricken ma Franz convince alcuni suoi compagni a nasconderne i negativi come prova degli orrori subiti nel Mauthausen.
Come interpretare la fotografia
In questo film la fotografia viene interpretata in due modi, il primo secondo Ricken che distorgono la realtà. Scatta foto che falsificano ciò che accade all'interno dei campi, raffigurando detenuti che giocano a scacchi oppure ritraendo detenuti morti all'esterno del campo facendoli credere evasi. Ricken cerca lo scatto perfetto lo notiamo dalla sua attrezzatura per regolare la luce. Mentre secondo Franz la fotografia deve raccontare la realtà, privilegia le foto spontanee a quelle forzante, anche per questo nasconde i negativi che riguardano le loro vere condizioni all’interno del campo.
Il blog non è del tutto completa.
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